L'indirizzo di e-mail in questione appartiene al quotidiano E Polis, disponibile nelle edicole e online; sul suo sito si promuove qui la raccolta di adesioni in termini piuttosto differenti da quelli dell'appello circolante: per esempio, nell'iniziativa originale di E Polis non c'è alcun suggerimento di "firmare" a nome di parenti e amici, per ovvie ragioni.
Ho contattato ieri la redazione di E Polis, che ha spiegato che la notizia del "Boy Love Day""un esame razionale della pedofilia" e (stando a quanto mi viene indicato) non ospita immagini pedofile. Non si tratta, quindi, di un'iniziativa di massa come potrebbe sembrare: di conseguenza, come avviene spesso in questi casi, la campagna antipedofilia rischia di trasformarsi in pubblicità involontaria proprio per i siti che vorrebbe boicottare.
Lo scopo dell'iniziativa di E Polis, infatti, è sensibilizzare l'opinione pubblica e invitare con forza le autorità a oscurare i siti promotori della presunta "giornata di orgoglio". Il problema, come del resto sottolineato dalla redazione di E Polis, è che gli aspetti tecnici di un oscuramento di un sito Internet non sono banali e le relative questioni di diritto sono altrettanto complesse: infatti finché questi siti non commettono reato (e la discussione, su qualsiasi argomento, non è reato), non ci sono le basi legali per oscurarli. Anzi: c'è il rischio di un effetto boomerang che consentirebbe a questi siti di dichiararsi martiri e perseguitati in violazione del diritto democratico ad esprimere le proprie opinioni.
Come già discusso in occasione di altre petizioni analoghe e come confermato da E Polis, la validità legale di "firme" raccolte in questo modo è nulla. Non sono firme: sono soltanto delle adesioni, sulla cui autenticità, oltretutto, non c'è alcuna garanzia. Si tratta soltanto di una campagna di sensibilizzazione. In questo senso, quindi, il testo dell'appello via e-mail è completamente fuorviante.
Opinioni, idee, riflessioni, quisquilie, pinzellacchere, varie ed eventuali. Ampio parcheggio all'ingresso.
giovedì 14 giugno 2007
Precisazioni
Dal blog dell'ottimo Paolo Attivissimo, precisazioni sull'appello circolante per fermare quello schifo denominato "Boy Love Day" (articolo completo qui)
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