martedì 26 giugno 2007

Tanto...troppo...niente

Non so.

La mia mente è un tourbillon di pensieri, di parole...apparentemente scollegate tra loro, senza un nesso logico, ma in realtà perfette in un loro armonioso disegno, in un insieme a me sconosciuto eppure presente, eppure certo.

Potrei parlare di tante cose...di qualche primizia trovata su YouTube (dal sempre più saggio Andrea), del caldo asfissiante che sta attanagliando la penisola, dell'assurda morte che ha coinvolto il wrestler Chris Benoit e la sua famiglia, dei miei deliri universitari, delle bufale di calciomercato...invece non riesco a mettere insieme una serie di concetti in modo costruttivo, comprensibile, efficace.

Ma è tale la bellezza di questo mio disordine che non mi spiace la cosa. Anzi. Me ne sento quasi travolto, sospinto, incitato a lasciandomi abbandonare.

lunedì 18 giugno 2007

Ingegneria, dove c'è sempre qualcosa di nuovo

Ho visto cose, che voi umani non potete neppure immaginare...
formule così voluminose che sembrano un sonetto,
dimostrazioni matematiche di almeno 3 pagine,
lettere dell'alfabeto greco di cui ignoravo persino l'esistenza,
tasti della calcolatrice che ancora oggi ho paura a premere...

E dopo questa introduzione - ebbene si, anch'io so fare una citazione cinematografica piuttosto colta - un paio di definizioni che presentano due nuove figure professionali in ambito ingegneristico: dopo il mitico ingegnere della conoscenza (che, testualmente, mette a disposizione la sua conoscenza per migliorare l'apprendimento della rete), diamo il benvenuto a

L'ingegnere del software attraverso l'analisi del dominio entra in esso per meglio comprendere il problema da risolvere

(Un pò come un idraulico in pratica)

L'esperto del dominio è una persona con una profonda conoscenza del dominio

(Questo qui invece lo vedo più come un amministratore di condominio)

Inizio a capire perchè per gli ingegneri non è così difficile trovare lavoro: spuntano sempre nuove stimolanti figure professionali!

giovedì 14 giugno 2007

Precisazioni

Dal blog dell'ottimo Paolo Attivissimo, precisazioni sull'appello circolante per fermare quello schifo denominato "Boy Love Day" (articolo completo qui)

L'indirizzo di e-mail in questione appartiene al quotidiano E Polis, disponibile nelle edicole e online; sul suo sito si promuove qui la raccolta di adesioni in termini piuttosto differenti da quelli dell'appello circolante: per esempio, nell'iniziativa originale di E Polis non c'è alcun suggerimento di "firmare" a nome di parenti e amici, per ovvie ragioni.

Ho contattato ieri la redazione di E Polis, che ha spiegato che la notizia del "Boy Love Day""un esame razionale della pedofilia" e (stando a quanto mi viene indicato) non ospita immagini pedofile. Non si tratta, quindi, di un'iniziativa di massa come potrebbe sembrare: di conseguenza, come avviene spesso in questi casi, la campagna antipedofilia rischia di trasformarsi in pubblicità involontaria proprio per i siti che vorrebbe boicottare.

Lo scopo dell'iniziativa di E Polis, infatti, è sensibilizzare l'opinione pubblica e invitare con forza le autorità a oscurare i siti promotori della presunta "giornata di orgoglio". Il problema, come del resto sottolineato dalla redazione di E Polis, è che gli aspetti tecnici di un oscuramento di un sito Internet non sono banali e le relative questioni di diritto sono altrettanto complesse: infatti finché questi siti non commettono reato (e la discussione, su qualsiasi argomento, non è reato), non ci sono le basi legali per oscurarli. Anzi: c'è il rischio di un effetto boomerang che consentirebbe a questi siti di dichiararsi martiri e perseguitati in violazione del diritto democratico ad esprimere le proprie opinioni.

Come già discusso in occasione di altre petizioni analoghe e come confermato da E Polis, la validità legale di "firme" raccolte in questo modo è nulla. Non sono firme: sono soltanto delle adesioni, sulla cui autenticità, oltretutto, non c'è alcuna garanzia. Si tratta soltanto di una campagna di sensibilizzazione. In questo senso, quindi, il testo dell'appello via e-mail è completamente fuorviante.

domenica 10 giugno 2007

finAlmente...Napoli!!

Serie A

Qui a Napoli negli ultimi 6 anni questa era diventata una parola inconsistente, come "cazzabubbolo" o la DeCurtis-iana "pinzillacchere", abituata come era la città a parlare al più di Serie B o, com'è stato per un periodo, al non parlare affatto di calcio, non avendo proprio una squadra.

Da oggi questa parola tornerà (e dovrà tornare, perdincibacco!) di uso comune: grazie ad un sofferto pareggio a reti inviolate nello scontro fratricida tra Genoa e Napoli (gemellate anche nel tifo)...e grazie anche alla Triestina che, bloccando il Piacenza sull'1-1, ci ha fatto la grazia di evitare i play-off rompipalle e ha regalato a noi ed al Genoa la serie A.

Sperando che questo miglioramento sportivo coincida con un miglioramento dei napoletani (ma ne dubito seriamente), c'è tutta una serie di cose a cui dovrò riabituarmi: girare su Controcampo e vedere servizi sul Napoli, vedere il Napoli affrontare squadre come (una a caso) il Milan al di fuori di tornei estivi da oratorio, ma soprattutto: la presenza fissa di Nino D'Angelo a Controcampo! (che in pratica è come Diego Abatantuono per il Milan)

venerdì 8 giugno 2007

Follia, follia...

Il titolo del post non si riferisce solo al libro di Controlli Automatici con cui mi trovo a passare diverse ore in allegra e spensierata compagnia (tra l'altro è un altro degli esami in cui la quantità di cose che impari è inversamente proporzionale alla tua sicurezza sulla materia), ma purtroppo anche a questo comunicato che mi è giunto via mail

FIRMIAMO L'APPELLO DI EPOLIS PER OSCURARLI
Le "chiacchiere da bar" come qualcuno le ha definite ieri hanno avuto
qualche effetto, l'unico giornale che ci ha ascoltati è stato il giornale a
diffusione gratuita EPOLIS, dove potete leggere lo speciale di ben 3 pagine
dedicate proprio a denunciare La giornata dell'orgoglio pedofilo.

Ma hanno fatto di più, hanno lanciato un appello che manderanno all'UNIONE
EUROPEA e ALL'UNICEF, più saranno le firme più saremo ascoltati, se vuoi
mandare la tua firma puoi mandare un sms indicando solo nome e cognome al
n.3391819641 ( è il numero pubblicato in ogni pagina del quotidiano) oppure
manda una mail con solo nome e cognome a : italia@epolis.sm

Ieri non sapevamo come fare, oggi abbiamo un mezzo in più, per evitare che
gli oltre 500 gruppi nel mondo accendano il 23 giugno una candela azzurra
per festeggiare " BOY LOVE DAY" per affermare il loro orgoglio pedofilo,
l'obiettivo è chiedere che questa giornata non si tenga, e che vengano
oscurati i siti che promuovono l'iniziativa, attraverso simboli di candele
azzurre, sloganistica o link di promozione.

Non fermiamoci proprio adesso, continuiamo il nostro tam tam sui blog e
firmiamo questo appello.

Mai pensare che nulla può essere fatto!

La cosa brutta è che non si tratta di una delle tante - inutili e fastidiose - catene di S.Antonio, bensì di una cosa vera, molto vera. Pure troppo.

La cosa peggiore è che nessun sito internet di notizie ne abbia almeno dato un cenno. Digitando su Google parole chiave come ad esempio "orgoglio pedofilo" appaiono solo blog e qualche forum dove si discute della vicenda. Andando un pò più nello specifico ho trovato questo sito dove parlano della cosa e di una marcia silenziosa di protesta.

Una giornata dell'orgoglio pedofilo. Perchè non fare allora anche una giornata a favore di quelli che bruciano i barboni? O che effettuano riti satanici sacrificando animali o persone?

Cose come queste fanno venir la nausea.

PS. ...e fanno tornare alla mente la puntata di South Park Cartman joins NAMBLA. Ah, Stone e Parker, come ci avevate visto lungo...

venerdì 1 giugno 2007

E invece no

Colpo di scena durante la messa in onda del contestato programma Endemol
nel quale una malata terminale si era detta disposta a donare il proprio organo

"Una burla, per sensibilizzare"

Il conduttore: "Volevamo solo far capire quant'è difficile trovare un donatore"

Ci ero cascato. Anch'io, alla lettura di quest'articolo ero inorridito non poco. Quanto basta per esprimere il mio dissenso in questo piccolo spazietto che mi sono ritagliato sulla grande rete. D'altronde il tema era forte: con tono bacchettone potrei dire Mai la tivù aveva osato tanto.

Invece no. Dirò piuttosto che, se per ora si è trattato solo di uno scherzo forte, provocatorio almeno quanto giusto era lo scopo verso cui volevano sensibilizzare l'opinione pubblica, ho il timore che nel giro di qualche anno non possa essere più così. Ogni anno si dice che il genere "reality show" - che poi ha dimostrato che tanto reality poi non è - è bollito, finito, si raschia il fondo del barile. Il che è anche vero in molti casi (qualcuno sta pensando ad Uno, Due, Tre...Stalla? Non credo, non se l'è filato nessuno). Ma poi porta comunque a casa i suoi bei milioni di spettatori, e tutti contenti. I protagonisti, per avere ottenuto il loro quarto d'ora di fama. Gli sponsor, che han potuto proiettare nelle case i loro spot e pubblicizzare i loro prodotti. Conduttore/rice e staff, che sia andato tutto bene.

E gli spettatori?