domenica 30 gennaio 2011

Un sabato sera e la teoria delle probabilità (con buona pace di Murphy)

Purtroppo, o per fortuna, è giunta l'ora di un nuovo post di vita vissuta. Spinto dal peso specifico delle vicende narrate, che hanno assunto nella mia mente il livello "conoscenze utili per l'umanità". Lettore avvisato...

Capita che, diversamente dai soliti sabato sera fuori casa, di primo pomeriggio tu abbia già la serata bella organizzata: gli amici di sempre, un cinema e "Il discorso del Re", nell'annuale marcia (parallela) di avvicinamento agli Oscar. Capita invece che quando è quasi ora di prepararsi, arrivi un contrordine: pub + altri amici.

(Prima del dipanarsi degli eventi, metto agli atti che l'idea non mi dispiaceva: birra - possibilmente non la Peroni casalinga - e panino imbottito - di quelli così "tanti" che a casa non fai perché ti scocci e un pò ti vergogni di preparare - sono un connubio interessante.)

Saltando il viaggio in macchina, arriviamo al luogo d'incontro, da cui andare al pub X. Solo che scopriamo che il luogo stabilito non è il pub X, ma Y. Breve digressione su quale dei due sia meglio: in breve X batte Y per fattore parcheggio, ma Y surclassa X per vicinanza e minor numero di persone in attesa stimato a "un pò prima". Viene pertanto deciso a mani basse di andare al pub Y. Che ad occhio e croce è la stessa decisione fatta da millemila altre persone.

(Qui immagina un'ora e mezza almeno di attesa all'impiedi. Di cui almeno un'ora al freddo. Umido.)

Arriva il nostro tavolo. Anzi no, prima ci danno indicazioni su dove si trova (e qui la tua mente immagina, chissà perché, il corridoio dell'Overlook Hotel). Entriamo in una sala che sì, ricorda un pub irlandese, ma anche un pub irlandese un pò in disuso. Ci sediamo, ordiniamo. Tempo duevirgolatrenanosecondi che gli "sfizi" d'ordinanza sono già arrivati. Con temperatura prossima a "erano già lì sul bancone da qualche minuto", ma questo lo si scoprirà di lì a poco. Nel contempo, chiediamo numi delle bibite: "Arrivano". Difatti qualche attimo dopo si fanno largo sul tavolo. Solo che tutte quelle non imbottigliate sembrano provenire anch'esse dallo stesso bancone di cui sopra, vista la totale assenza di schiuma. Le rimandiamo indietro, e magicamente poco dopo tornano identiche con giusto mezzo cm di "spinamento".

(Su questo punto in quegli istanti avverrà una discussione tra uno degli astanti e il proprietario, ma la preoccupazione in quei momenti è anche un'altra...)

"Ma...i panini?" è la domanda più in voga a tavola. In effetti tardano ad arrivare da almeno mezz'ora (fuso orario del tuo stomaco). Dopo quasi un'ora e mezza (fuso orario del tuo orologio), quando matematicamente hai dimenticato il nome del panino e/o cosa conteneva, chiedi numi: le risposte vanno da "Non so, mi spiace", a "Mò vedo", salvo poi non rivedere mai più quel/la cameriere/a (l'idea più probabile è che sia sparito, partito e abbia cambiato lavoro, nome e cittadinanza. Con la tua benedizione). Dopo due ore, quando oramai il tuo stomaco ha raggiunto l'orario di chiusura, vieni a sapere da un cameriere più coscienzioso che c'erano stati problemi con gli ingredienti: capita che, per uno strano fenomeno, man mano che vengono preparati dei cibi, gli ingredienti diminuiscano e poi addirittura svaniscano del tutto (qualcuno chiami Giacobbo!). Per fortuna il "Forse dobbiamo annullare la vostra ordinazione" diventa "Ok, sono arrivati nuovi ingredienti, tutto a posto, pazientate ancora un poco" nel giro di pochi intensi minuti (nei quali già immaginavi la scena madre della marcia di protesta tua e degli altri clienti successivi verso l'uscita del pub. E, per contrappasso, anche la scena dei Nuovi Mostri). Devi aspettare qualche minuto extra per il tuo panino rispetto a quello degli altri astanti, ma non voglio fare il polemico proprio alla fine del post.

Conclusione, le leggi di Murphy avrebbero previsto tutto ciò. La teoria delle probabilità invece no, almeno non con la stessa certezza, vista l'incredibile aleatorietà (e direi anche indipendenza) delle variabili in gioco. Pertanto riassumo il risultato finale: Murphy 2 - Logica matematica 0. E tutti a casa.

sabato 8 gennaio 2011

Simulmondo already did it

Qualche giorno fa un amico mi ha spedito il trailer del primo gioco di calcio (o almeno presunto tale, visti i recenti sviluppi della serie concorrente FIFA in tal senso) per il prossimo Nintendo 3DS: Winning Eleven 3DSoccer.


Caspita che idea! Hai capito sti jappo? Telecamera alle spalle del giocatore controllato in quel momento, per sfruttare al meglio l'effetto profondità del 3D...

Però...però...mi sembra di averlo già visto. Anzi, mi sembra addirittura di averci giocato più di una volta.

Per i giocatori più stagionati, sto chiaramente parlando di QUESTO. Ah, l'italico ingegno...