1. Nelle feste natalizie i pranzi sono diluiti nel tempo...basti pensare ai più importanti: cena della Vigilia-pranzo di Natale-cenone di Capodanno. Nelle feste pasquali invece tutto è condensato in due giorni, ma la quantità di cibo molto probabilmente è uguale.
2. Le feste natalizie si concludono con l'Epifania -che tutte le feste si porta via-. L'Epifania solitamente si trascorre a casa, a prepararsi psicologicamente, tra un dolcetto e l'altro, al ritorno al lavoro del giorno dopo. Nelle feste pasquali invece il giorno prima si trascorre spesso fuori nella tradizionale "gita fuori porta", a mangiare e bere ulteriormente (ma fin qui niente di male, anzi). I problemi nascono il giorno dopo, quando ci si deve alzare - spesso ad un orario non proprio consono - per andare a lavorare/studiare/far cose/vedere gente.
NB. Con i punti suddetti non intendo dire che Pasqua sia una festività di serie B. Semmai, fondamentalmente, che sia un periodo festivo diverso da quello natalizio e, spesso, più stressante.
Ma un po' di stress ci sta pure bene...almeno per variare la solita routine!
RispondiEliminaAlmeno ieri ho dormito un po' di più, :D
Sono perdonata per non essere passata per tempo a lasciare i miei auguri? Non puoi capire che giornate sto avendo, tempo per me quasi zero.
Un bacio
...oddio , vi prego.. ditemi che non ci sono più feste mangerecce per i prossimi 3/4 mesi ! Buuurp ! o.O
RispondiEliminavero... basta cibo!!!
RispondiEliminaio sono tornata ieri dalla Toscana, e venire al lavoro oggi è stato una mazzata!
voglio dormire!!!!!!!!!